Porta Ognissanti

La Porta Ognissanti (Omnium Sanctorum in latino, detta anche Portello Nuovo o Venezia) è una delle porte tuttora esistenti nell’ambito delle mura cinquecentesche di Padova, notoriamente realizzate dalla Repubblica Serenissima.

Come facilmente si comprende da una delle denominazioni del monumento, sorge nella zona chiamata Portello (ossia “piccolo porto“, perché detta zona ospitava una sorta di arrivo – recentemente restaurato – per le imbarcazioniche collegavano lungo la Riviera del Brenta Padova con Venezia, ma è più probabile la recente ipotesi nel farla derivare al fatto che, precedentemente all’attuale porta, c’era un “Portello” (semplice porta pedonale o quasi).

La porta in questione risale, per l’esattezza, al 1519, anno in cui prese il posto della porta Portello Vecchio, situabile nell’odierna via San Massimo.
Presenta caratteristiche piuttosto diverse rispetto alle altre porte di Padova del medesimo periodo. Nella facciata che guarda all’esterno della città, è adornata da candida pietra d’Istria, con quattro coppie di colonne a loro volta sormontate da un architrave abbellito da quattro palle di cannone in trachite. A fianco alla base dell’antistante ponte sul canale Piovego a tre arcate, due leoni in pietra bianca montano perennemente di guardia.

Nel complesso si tratta di un edificio che dissimula assai bene la sua natura di presidio tattico.
Ancora oggi sono leggibili talune lapidi che commemorano le antiche origini della città, elogiandone al contempo il buon governo.
A complemento di tanto splendore, dal 1535 un orologio svetta da una sorta di “torrino” (vagamente simile a quello del Quirinale), realizzato in pietra di Nanto, costituente la sommità dell’intera costruzione.

Nella parte interna della porta, sono ravvisabili tracce di affreschi.


Fonte: wikipedia