Piazza delle Erbe

Piazza delle Erbe chiamata un tempo anche Piazza delle Biade o Piazza del Vino ma anche Piazza della Giustizia è una delle numerose piazze che caratterizzano il centro storico di Padova.

Fu per secoli, con Piazza della Frutta, il centro commerciale della città. Nelle due piazze si svolge uno dei più grandi mercati d’Italia.

A differenza di Piazza dei Signori, teatro delle celebrazioni civiche, Piazza delle Erbe era sede dei festeggiamenti popolareschi.
La piazza è dominata dalla mole del Palazzo della Ragione, parte del grande Palazzo Comunale.

L’area era vivace in età preromana come testimoniano i numerosi ritrovamenti archeologici.
Secondo alcuni era sede di commerci già in età imperiale, ma deve l’attuale conformazione ai secoli X e XI.

Lo spazio venne occupato da numerose botteghe e banchi che vendevano ogni genere di merce, dal commestibile ai generi di lusso. Fu con la costruzione del Palazzo della Ragione agli inizi del Duecento che si tentò di disporre i vari punti di vendita: sotto il salone si installarono i venditori di tessuti, di pellicce, mentre ai piedi delle scaloni del palazzo che riguardavano la piazza si installarono i tendoni dei venditori di ferro battuto (la Scala dei Feri, a levante) e di vino (la Scala del Vin, a ponente) mentre nello spazio si installarono i banchi semovibili dei venditori di granaglie e di cuoio. Sotto il Palazzo del Podestà si aprirono le botteghe degli oresi (orefici). Nel 1302 si cercò di ampliare lo spazio con la demolizione del fondaco dei giubbettieri – posto dove ora si trova la fontana – conformando la piazza come la si vede ora, con la particolare posizione prominente del Palazzo del Podestà. Giovanni da Nono nella sua Visio Egidii testimoniò con gran precisione l’ampliamento del Palazzo della Ragione nel 1309 e la disposizione delle botteghe i quel tempo. Nel Settecento si sistemarono le case medievali a meridione, con la rettifica dei porticati. Nel 1874, sul luogo delle prigioni a ponente fu costruito il Palazzo delle Debite mentre agli inizi del Novecento fu conclusa l’ala Moschini sul luogo del trecentesco Fondaco delle Biade.

Nella piazza, sotto al Palazzo del Podestà si trovava un antico pozzo. Nell’agosto del 1785 fu adornato con la vera del pozzo che esisteva in piazza dei Signori, chiuso e spianato quel mese per decoro della piazza. Nel corso dell’800 il pozzo fu oggetto di aspre critiche, soprattutto in merito all’incuria igienica nell’uso delle secchie per attingere l’acqua. Venne definitivamente spianato e coperto da tombino – visibile sul selciato – nel 1930, quando venne costruita l’attuale fontana monumentale.

La piazza, pavimentata nel medioevo, venne lastricata in più riprese nel corso del Settecento e radicalmente nel 1867.

La piazza nel giorno di San Giacomo di ogni anno ospitava fastosamente l’arrivo della Corsa del Palio i “Ludi Carraresi” istituiti dalla cittadinanza nel 1382 per festeggiare la signoria carrarese e commemorare la salita al potere di Giacomo I da Carrara, avvenuta il 28 giugno 1318, giorno della festa di San Giacomo. Il cavaliere che per primo giungeva nella piazza – partito in corsa da Voltabarozzo – avrebbe vinto il pallio, un brano di prezioso tessuto serico, mentre il secondo un’oca giovine, il terzo una civetta.

Sino al 1864 sulla loggia del Palazzo della Ragione si estraevano i numeri del gioco del Lotto e li venivano declamati alla folla assiepata nella piazza.


Fonte: wikipedia