La Basilica del Duomo e Battistero

La Basilica del Duomo di Padova è celebre per il suo Battistero, che contiene uno dei cicli pittorici più spettacolari e meglio conservati del Trecento.

La Basilica del Duomo di Padova, dedicata a Santa Maria Assunta, fu costruita nella sua forma attuale da Andrea da Valle su un progetto di Michelangelo del 1551, in sostituzione della Cattedrale danneggiata dal terribile terremoto del 1117.
I lavori si protrassero per più di due secoli e si conclusero nel 1754 lasciando incompiuta la facciata. A stupire ancora oggi i visitatori è però il Battistero, affrescato dal pittore fiorentino Giusto de’ Menabuoi, che realizzò uno dei cicli pittorici più spettacolari e meglio conservati del trecento.
L’interno del Duomo di Padova, ampio e luminoso, è a croce latina tripartita, con tre navate suddivise da grandi pilastri. Nel 1997 è stato inaugurato il nuovo Presbiterio, abbellito dalle statue dell’artista toscano Giuliano Vangi.
La Sacrestia dei Canonici conserva preziose opere d’arte tra cui una Madonna col bambino di Giusto de’ Menabuoi, due tele di Giandomenico Tiepolo che raffigurano San Filippo Neri e San Girolamo Emiliani e una Deposizione di Jacopo da Montagnana.

Nella navata sinistra è sepolto San Gregorio Barbarigo, vescovo di Padova dal 1664  al 1697, il cui corpo è esposto, con il volto coperto da una maschera, all’interno di un’urna in cristallo sotto l’altare. Nella cripta è possibile ammirare l’altare di San Daniele ornato dai bassorilievi di Tiziano Aspetti.

Il Battistero

Il Battistero del Duomo, intitolato a San Giovanni Battista, fu costruito in stile romanico nel dodicesimo secolo.
Ha una pianta quadrata sormontata da un ampio tamburo circolare coperto da una grande cupola. Dal lato est fuoriesce l’abside, sormontato da una cupola più piccola.
La fonte battesimale situata al centro del Battistero è opera dello scultore Giovanni da Firenze e ha sostituito il sepolcro di Francesco I da Carrara, andato distrutto dopo la caduta della signoria e l’avvento della Serenissima nel 1405.

L’interno fu affrescato tra il 1375 ed il 1378 dal pittore fiorentino Giusto de’ Menabuoi, su incarico di Fina Buzzaccarini, moglie di Francesco I da Carrara.
L’artista fiorentino realizzò qui il suo capolavoro, che rimane oggi uno dei cicli pittorici più spettacolari e meglio conservati del trecento.
Nella grande cupola del Battistero è rappresentato il Paradiso, al cui centro campeggia Cristo Pantocratore con in mano il libro delle Sacre Scritture. Tutt’intorno, si trovano la grande figura della Madonna e, disposti in cerchi concentrici, le schiere degli angeli e dei santi.

Lungo il tamburo sono raffigurati 33 episodi tratti dal libro della Genesi mentre sulle pareti sono illustrate le Storie di san Giovanni Battista, di Maria e di Cristo, tratte dai Vangeli.
Sui pennacchi trovano spazio gli Evangelisti affiancati dai Profeti.
L’altare maggiore è attorniato da 43 riquadri che rappresentano scene dall’Apocalisse di San Giovanni, mentre la cupola dell’abside raffigura la Pentecoste.
Sull’altare è collocato un polittico a tempera su tavola, sempre del Menabuoi: al centro è raffigurata la Madonna col Bambino mentre ai lati sono inserite le Storie del Battista e varie figure di Santi.


Il Battistero del Duomo è visitabile tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00, tranne che a Natale, Capodanno e Pasqua. Il biglietto d’ingresso costa €3,00. L’accesso è gratuito con la PadovaCard. Un biglietto ridotto al prezzo di €2,00 è disponibile per scuole e gruppi parrocchiali.
Per i gruppi numerosi è consigliata la prenotazione.


Fonte >>>