Piazza dei Signori

Piazza dei Signori o Piazza della Signoria è una delle numerose piazze che caratterizzano il centro storico della città di Padova.

Fu per secoli teatro di celebrazioni civiche, di tornei e spazio di rappresentanza della città rispetto alle più grandi piazze delle Erbe e della Frutta che ebbero maggiori propensioni commerciali.
La piazza è dominata dalla celebre Torre dell’Orologio.

La piazza nacque nel XIV secolo con la demolizione di un antico quartiere che si estendeva davanti al sagrato della chiesa di San Clemente, frutto di quelle risistemazioni urbane promosse da Ubertino Da Carrara. L’apertura della piazza fu pensata per dare importanza alla torre d’accesso di levante della Reggia che si andava costruendo. Per la particolare conformazione divenne naturale teatro di tornei e di castelli d’amore. Secondo la tradizione fu proprio dai “signori” Carraresi che la piazza trasse il nome. La guerra tra i principi Carraresi e i Visconti alla fine del Trecento danneggiò la piazza e gli edifici tanto che venne definita per un periodo “della Desolazione”; negli anni ’20 del Quattrocento i veneziani avviarono un’opera di recupero dello spazio che divenne principale quinta della liturgia civica: per i tornei, le giostre, le battaglie, i corteggi, i concerti e le feste musicali divenne “Piazza dei Trionfi” e di nuovo “Piazza della Signoria”. In occasioni di feste dei santi patroni e in visite ufficiali veniva allestita con architetture effimere. Al giovedì grasso si teneva una grande caccia al toro. Il 17 luglio era sede dei grandi festeggiamenti per ricordare la riconquista di Padova da parte della Dominante, nel 1509. In seguito ad un discorso di Padre Alessandro Gavazzi, il 9 maggio 1848 divenne “Piazza Pio IX”, cuore dei movimenti popolari anti austriaci. Divenne poi “Piazza Unità d’Italia” per tornare all’originaria denominazione in epoca fascista.

Anticamente la piazza era pavimentata da cotto disposto a spina di pesce, poi via via sostituito a partire dal XVIII secolo da lastre di trachite euganea.

Nella piazza, all’altezza dell’imbocco della stra’ del pozzetto (attuale via Nazario Sauro) sino al 1785 si trovava un pozzo monumentale, adornato con colonne marmoree e palle di cannone. Fu spianato nel 1785 e chiuso da un sigillo – ancora visibile – per motivi di decoro. La vera fu poi utilizzata per ingentilire il pozzo di Piazza delle Erbe, il resto fu tutto venduto col guadagno di 50 ducati.

La piazza oggi ospita al mattino parte del mercato cittadino, ma un tempo era riservata al solo passeggio e alla discussione.


Fonte: wikipedia